Una Regione autonoma, una società aperta e curiosa, una capacità di crescita individuale e collettiva.
Il Friuli Venezia Giulia, guardandosi indietro, vede un paesaggio millenario fatto di popoli, culture, domini, corti, arti, mercanti, fatica, ricostruzione. Una storia antica e recente che deve essere trasmessa di generazione in generazione.
Le nuove generazioni, però, vengono sempre più a mancare, e a volte vanno altrove: deve essere un impegno di tutti creare le giuste condizioni perché qui si continui una storia. Non basta tornare a nascere, bisogna tornare a vivere la regione. Diventa prioritario perciò allargare gli spazi per il lavoro in generale e per quello di qualità in particolare. Lo dobbiamo a noi, all’impegno profuso in questi anni di difficoltà, alla fatica di ripartire; lo dobbiamo a quelli prima di noi che hanno vissuto i drammi del ‘900 e di un Friuli lacerato dalla violenza della terra. E lo dobbiamo a loro, i nostri figli, perché continuino ad avere le giuste opportunità per vivere in questo piccolo incanto di mondo...